BANCA ETICA
sede centrale
Via Niccolò Tommaseo, 7
35131 Padova
per filiali e consulenti finanziari: www.bancaetica.it/contatti
numero verde 800 893 233
BANCA ETICA
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Quali sono stati i primi passi che avete mosso nella direzione della sostenibilità?
Quella di Banca Etica è una storia collettiva che nasce dalla collaborazione e dall’impegno di tante persone e organizzazioni che si sono attivate per costituire un istituto di credito interamente ispirato ai principi della finanza etica: trasparenza, partecipazione, sobrietà, efficienza, attenzione all’impatto sociale ed ambientale delle attività economiche.
Siamo una banca cooperativa nata nel 1999, di proprietà di migliaia di persone, imprese e organizzazioni che hanno lo stesso diritto di voto indipendentemente dal numero di quote di capitale sociale possedute. Da 22 anni pensiamo al futuro del pianeta e delle nuove generazioni. Perché lo sviluppo etico e sostenibile è l’unico possibile.
Facciamo banca in un modo unico. Siamo l’unica banca in Italia e tra le poche in Europa che permette di verificare come vengono impiegati i risparmi dei nostri correntisti: tutti i finanziamenti ad organizzazioni ed imprese sono sul nostro sito. Ogni euro che una banca impiega per i finanziamenti produce impatti sociali ed ambientali. I nostri li misuriamo e li rendiamo pubblici nel Report di Impatto.
Qual è il progetto più visionario che vi rappresenta di più in questo momento?
Il 10 marzo 2021 è entrato in vigore il regolamento europeo (Regolamento (UE) 2019/2088) adottato nell’ambito dell’ambizioso Piano d’azione per la finanza sostenibile che mira a introdurre una definizione condivisa del termine “sostenibilità” per gli investimenti finanziari e a disporre una serie di obblighi di trasparenza nei confronti degli operatori che li gestiscono.
Per le reti internazionali della finanza etica (Gabv- Global Alliance for Banking on Values e Febea-Federazione Europea delle Banche etiche e alternative), di cui noi di Banca Etica facciamo parte, gli sforzi dell’UE rappresentano senza dubbio un passo avanti. Ma non possiamo fare a meno di rilevare alcune contraddizioni nelle scelte della Commissione Europea, prima fra tutte quella di affidare al colosso finanziario BlackRock il ruolo di consigliere per la finanza sostenibile. Ma l’aspetto che merita di essere ancor più rimarcato sono le profonde differenze che intercorrono tra la finanza etica e ciò che l’Unione Europea certificherà come finanza sostenibile. Ad esempio, la normativa UE si limita a “certificare” alcuni prodotti finanziari come sostenibili senza valutare l’operato complessivo degli intermediari che li collocano. Un intermediario può mettere a scaffale prodotti “green” mantenendo accanto prodotti che investono su fonti fossili, armi, etc.
In che modo vi state preparando a traslocare nel futuro?
Nessuno può più fingere di non sapere: le banche – e con loro le società di gestione del risparmio e le assicurazioni e tutta la finanza – hanno grandi responsabilità nei cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo la vita sul pianeta. Dietro ai giganti del petrolio e del carbone e alle grandi industrie più inquinanti ci sono infatti sempre gli investimenti che le banche fanno con i soldi dei risparmiatori.
Chi sceglie i prodotti finanziari del Gruppo Banca Etica pretende la certezza che il proprio denaro sia usato per finanziare iniziative che – per quanto possibile – non rechino danni, ma anzi favoriscano quella crescita sostenibile e inclusiva, ancora più necessaria dopo lo shock della pandemia. Per questo lavoriamo a una rendicontazione sempre più precisa degli impatti della nostra attività.