Via Torino 146 – 00184 Roma
Tel. 06.68000478
www.cultura.confcooperative.it

Confcooperative Cultura Turismo Sport rappresenta le cooperative della filiera culturale e turistica, facendosi portavoce delle proposte e delle esperienze cooperative di turismo sostenibile, di sviluppo locale a base culturale, di progetti intersettoriali incentrati sulle comunità. Porta avanti iniziative che promuovono la cooperativa come strumento di autoimprenditorialità e di lavoro stabile in settori spesso caratterizzati da precarietà. Lo fa grazie ad un gruppo di persone che condividono un’idea: la bellezza, la creatività, la cultura possono darci un futuro migliore.
La cooperazione è da sempre attenta al tema della sostenibilità intesa nella sua accezione più ampia. Le cooperative hanno, infatti, nel loro DNA la grande vicinanza con i territori e le comunità in cui operano. Questo si traduce nella volontà di portare avanti progetti, attività e iniziative che sono portatori di BEN-ESSERE in questi stessi contesti. Per le cooperative culturali e turistiche le risorse di un territorio sono la fonte del proprio lavoro, senza di esse non avrebbero futuro. Dunque la sostenibilità è da sempre una delle linee guida del lavoro delle nostre cooperative. Ciò che è cambiato negli ultimi anni è la consapevolezza delle imprese. Oggi più che mai questo tema è emerso come prioritario in tutte le attività che vengono portate avanti nei diversi settori della Federazione.
Qual è il progetto più visionario che vi rappresenta di più in questo momento?
“Cooperazione in Cammino” è un progetto di visione, una grande sfida per le imprese cooperative che abbiamo portato avanti insieme alla federazione agricola e della pesca di Confcooperative. Siamo partiti dalla consapevolezza che, in diversi contesti in Italia, mancano infrastrutture, materiali e “umane”, per poter rendere davvero fruibili i cammini nel nostro Paese. Dunque chi più della cooperazione, con la propria vicinanza alle comunità e ai territori e la presenza in tante aree interne, può offrire quel valore aggiunto e quella infrastrutturazione necessaria per far sì che i cammini diventino una reale opportunità di sviluppo sostenibile? Da questa riflessione parte il progetto che intende accompagnare le imprese cooperative anche nella formazione con l’obiettivo di offrire servizi e attività per i “camminatori” e per un pubblico più ampio che si avvicina per la prima volta ai cammini. Un progetto che intende valorizzare diversi settori della cooperazione che, insieme, fanno rete per creare occupazione e dare un contributo per mantenere vivi e dare nuova linfa a tanti borghi del nostro Paese. www.cooperazioneincammino.it
In che modo vi state preparando a traslocare nel futuro?
Provando ad alzare lo sguardo con alcune progettualità che ci possano accompagnare a interpretare il nuovo contesto che ci è stato dato di vivere. La cooperazione ha in sé la capacita di interpretare il cambiamento dal punto di vista delle persone, perché le cooperative sono imprese che mettono al centro le persone. Siamo convinti che nel futuro questa centralità diventerà sempre più diffusa e caratterizzerà i nuovi modelli di sviluppo sostenibile. Saranno modelli che dovranno saper guardare al Ben-Essere delle comunità e a una maggiore equità sociale. E noi vogliamo sostenere con concretezza questi nuovi modelli.